La fata verde

Via Talete, 24,
20041 Agrate Brianza (MB)
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Il locale è inserito nel volume di un vecchio cascinotto una volta utilizzato dai contadini come ricovero di legna, attrezzi e carretti.
I pilastri e il tetto erano crollati nella parte centrale e sono stati ricostruiti riutilizzando tutti i vecchi mattoni e le tegole in cotto che si è riusciti a recuperare in luogo.
All’interno predomina il legno della struttura del tetto e del pavimento in parquet. Le ampie vetrate permettono la totale percezione dello spazio verde esterno e della cucina a vista con i cuochi al lavoro in contatto visivo con i clienti.
Le figure dei cuochi all’opera, con la loro divisa bianca, è valorizzata dal rivestimento in piastrelle nere delle pareti della cucina.
Lungo il perimetro si notano i pilastri rivestiti in ferro grezzo sui quali, con un cordone di saldatura, sono state fatte delle iscrizioni con i nomi dialettali di piatti tipici della cucina brianzola:
la buséca, la càssoela, la pulénta, il risòt giàld, la turta de lach.
I tavoli dei commensali sono illuminati dalle lampade costruite a mano dall’architetto proprietario del locale, riciclando delle bottiglie in plastica dell’aranciata.
Lo spazio esterno, pavimentato in mattoni, consente di cenare sotto le stelle a lume di candela e di pranzare protetti dal sole all’ombra di un grande gelso e di cinque bianchi ombrelloni.

Per maggiori informazioni visita il sito.

La fata verde
Il progetto

Il Buono che Avanza è la prima rete di ristoranti ad “avanzi zero”. Un progetto contro lo spreco di Cena dell’Amicizia Onlus, associazione che dal 1968 si occupa di persone senza dimora a Milano. I ristoranti che aderiscono al progetto propongono ai propri clienti di portar via, in una doggy bag, il cibo e il vino che sono avanzati e li informano sul valore sociale di questa scelta. Leggi tutto →

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